Redazione
Solennità del Preziosissimo Sangue di Gesù
Nota storica
Questa festa è legata a una reliquia custodita nella chiesa di San Nicola in Carcere in Roma che, secondo la tradizione, era un lembo del mantello del Centurione che trafisse il Crocifisso con la lancia per verificarne la morte. Quel lembo sarebbe stato ritagliato perché bagnato dal “sangue e acqua” (Gv 19, 34) usciti dal costato di Gesù. L’Antico Testamento si sofferma diverse volte sull’argomento del sangue, ribadendone la preziosità. Il Sangue di Cristo è la più grande e perfetta rivelazione dell’Amore del Padre... Dal punto di vista storico si può dire che già anticamente era viva la devozione al Preziosissimo Sangue. Dopo un lungo periodo durante il quale questa devozione non venne più praticata, il Sangue di Cristo cominciò nuovamente ad essere adorato nella prima metà dell'ottocento. L’iniziatore, fu un pio sacerdote, poi vescovo, don Francesco Albertini, promotore di una Confraternita intitolata appunto al Preziosissimo Sangue, nella quale si formarono persone che ne proseguirono e ne diffusero la devozione.
Tra i propagatori di questa devozione brillano i nomi di San Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue e di Santa Maria De Mattias, che fondò la Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo.
In tutta Italia e anche nel mondo, sorsero diversi Istituti femminili dedicati al Sangue di Cristo, come le Suore del Preziosissimo Sangue, fondate a Monza da Madre Maria Matilde Bucchi, le Figlie della Carità del Prezioso Sangue, fondate a Pagani (SA) da don Tommaso Fusco. Nel 1822, San Gaspare ottenne dalla Santa Sede il “Nulla osta” per la celebrazione della festa del Preziosissimo Sangue la prima domenica di luglio, ma solo all’interno della congregazione di S. Gaspare.
Pio IX la fissò al primo luglio, e Pio XI la elevò a solennità nell’aprile 1934, a ricordo del XIX centenario della Redenzione.
Paolo VI poi, abbinò questa festa a quella del Corpus Domini, creando però malcontento tra i devoti e gli istituti religiosi dedicati al Sangue di Cristo. Concesse allora il diritto di celebrare la festa il primo luglio, con liturgia di solennità.
Liturgia delle Ore e Messe
Abbracciare la vulnerabilità per cammini sinodali
La sinodalità ci indica un modo di vivere e di agire che ci definisce come comunità nel suo desiderio di camminare con gli altri. è la natura della Chiesa, della vita consacrata! Siamo chiamate a riaccendere la passione per la vita consacrata e a crescere nel senso di appartenenza per poter condividere con tutti la ricchezza del carisma.La sinodalità ci indica un modo di vivere e di agire che ci definisce come comunità nel suo desiderio di camminare con gli altri. è la natura della Chiesa, della vita consacrata! Siamo chiamate a riaccendere la passione per la vita consacrata e a crescere nel senso di appartenenza per poter condividere con tutti la ricchezza del carisma.L’udienza con Papa Francesco ha completato potentemente la riflessione. Egli ci ha incoraggiate nella nostra debolezza ricordandoci della fiducia che Dio ripone in noi. La Chiesa impara dal suo Maestro che per poter dare la sua vita servendo gli altri, è invitata a riconoscere e ad accogliere la propria fragilità e, da lì, a inchinarsi davanti alla fragilità degli altri. In questa prospettiva, la raccomandazione è vivere, autorità come servizio.Il Papa non ha esitato a considerare gli aspetti di fragilità legati alla vita consacrata e alle vocazioni religiose - ridotta rilevanza dei numeri, delle opere e della rilevanza sociale, degli abbandoni - ma assume e invita uno sguardo e uno slancio positivi. Ci ha anche incoraggiato a cercare modi per partecipare pienamente al processo sinodale e invitare altri a farlo nelle loro parrocchie locali e nelle loro comunità e organizzazioni.Ogni sfida, per noi, donne consacrate, è una chiamata a camminare insieme su un cammino sinodale, condividendo e ascoltando profondamente la nostra fede, il nostro modo di vivere, le nostre speranze e i nostri sogni.Con tutta la vita religiosa desideriamo continuare ad annunciare la gioia del Vangelo attraverso la condivisione della missione comune nella Chiesa.Continuiamo il nostro cammino con gioia e speranza certe della presenza dello Spirito che agisce e trasforma.
Sr Nadia Coppa, ASC
Superiora Generale
Giugno 2022
Maggio 2022
Congratulazioni Suor Nadia eletta nuova Presidente della UISG
"Per me è una grande gioia accogliere questa chiamata. Sono molto grata per il cammino che, come Superiore, abbiamo fatto insieme in questi anni. Ed è sulla scia dei passi già avviati che continueremo a camminare insieme come donne consacrate, per essere, nella Chiesa, un segno di speranza e di vita condivisa.
La nostra missione è fare in modo che la vulnerabilità diventi un'opportunità per abbracciare l’umanità ferita, accoglierci vicendevolmente e camminare insieme: questo è ciò che la Chiesa ci chiede e quello che il mondo desidera vedere da noi religiose."
Sr Nadia Coppa, ASC
È Superiora Generale delle Adoratrici del Sangue di Cristo dal 2017
Sr. Nadia Coppa nasce il 21 Gennaio 1973 ed è Superiora Generale delle Adoratrici del Sangue di Cristo dal 2017, congregazione il cui carisma si concentra sulla carità verso Dio e verso il prossimo, soprattutto in favore dei poveri, degli oppressi e degli emarginati.
Si laurea in Psicopedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Firenze e consegue due master: in psicomotricità e sulle dipendenze patologiche oltre che una ulteriore laurea in Scienze Religiose.
Ha lavorato come educatrice nel settore del recupero per i tossicodipendenti e alcolisti a Pisa, come psicopedagogista e nell’ambito dell’aiuto alle donne abusate ricoprendo il ruolo di coordinatrice dell’equipe di lavoro in un centro di Livorno.
E’ è stata inoltre formatrice umana e spirituale per laici ed ha esercitato counseling per le donne in difficoltà.
Ha inoltre svolto numerosi servizi interni alla Congregazione delle Adoratrici del Sangue di Cristo: è stata Coordinatrice e delegata della Zona Nord della Provincia Italiana, Consigliera Generale, Economa Generale oltre che Superiora Generale.
È stata eletta Presidente della UISG il 10 Maggio 2022.
Fonte: Eletto il Consiglio e la Presidente UISG, in UISG, 10 maggio 2022
Buona Pasqua
Aprile 2022
Il dono del Sangue per la Pace
Benvenute a questo momento di preghiera che è stato promosso come momento di forte comunione all’interno della Congregazione per invocare il dono della pace e per pregare per questo nostro mondo lacerato e diviso.
Ringrazio subito le sorelle del CIS (Patrizia, Rani, Elisabeth), la disponibilità delle interpreti… e soprattutto ciascuna di voi per aver scelto di essere qui… per intercedere e invocare la potenza del Sangue di Cristo… sangue profuso nelle vittime della guerra e in ogni forma di violenza.
La guerra in Ucraina sta colpendo, inevitabilmente, tutti noi. Un conflitto sanguinoso. Un attacco insensato contro un popolo ora vittima di pesanti bombardamenti.
Stiamo assistendo attonite e impotenti ad una guerra assurda che si è scatenata in maniera devastante. Ogni giorno scorrono davanti ai nostri occhi immagini agghiaccianti che ci toccano potentemente e ci fanno toccare con mano la fragilità dei nostri sistemi sociali e la vulnerabilità della pace.
La guerra è sempre una sconfitta per l’essere umano e non ci sono mai motivi validi per legittimare la violenza. È veramente triste vedere uomini, donne, bambini, anziani lacerati da tanta sofferenza causata da scelte calcolate attentamente per destabilizzare l’umanità e sviluppate con tanta freddezza e prepotenza.
I giorni stanno passando da quel 24 febbraio… e sembra che non ci siano strade per cessare l’uso delle armi e avviare processi di dialogo e di pace. Un conflitto che permane e sembra impossibile fermare.
Riconosciamo che l’unico conflitto che va sostenuto e auspicato con forza, in questo punto, è il conflitto delle coscienze inquiete che cercano la pace. Dobbiamo interrogarci seriamente… dobbiamo sensibilizzarci, non dare mai nulla per scontato e chiederci sempre, prima di puntare il dito, se il male esiste anche perché lo abbiamo reso possibile, perché troppo spesso ci siamo voltati dall’altra parte inerti o indifferenti, alimentando sistemi ingiusti.
L’inaccettabile invasione di Putin all’Ucraina nasce da una ‘pace armata’: da conflitti economici, politici…
Stasera, insieme pregheremo per la pace… tante sono e in parte ancora sono le guerre nel mondo.
Le guerre resistono e creano sempre vittime… non ci sono mai vincitori… tutti siamo perdenti. Le guerre lasciano immutata nel tempo la situazione per i civili, che continuano a essere le vere vittime dei conflitti.
Come Adoratrici del Sangue di Cristo dobbiamo avvertire l’urgenza di impetrare la pace, ma anche impegnarci e porre gesti quotidiani a favore della pace. Non basta protestare contro l’atto di forza russo e mostrare solidarietà verso il popolo ucraino, ingiustamente aggredito, ma dobbiamo contribuire a costruire le condizioni per una pace non armata, non basata su interessi economici, ma su un’etica globale della condivisione, della corresponsabilità, della fraternità.
Non c’è pace senza giustizia… non c’è vita senza coscienze inquiete, desiderose di pace e in costante e fecondo conflitto con sistemi ingiusti che alimentano le divisioni e il potere dei più forti.
Mi piace richiamare, stasera, alcuni passaggi dell’enciclica “Pacem in Terris” nella quale san Giovanni XXIII scongiura l’umanità “soprattutto coloro che sono investiti di responsabilità pubbliche, a non risparmiare fatiche per imprimere alle cose un corso ragionevole ed umano”, in modo che venga rimosso il drammatico rischio di una guerra nucleare.
“Facciano tutto ciò che è in loro potere – continua Roncalli - per salvare la pace: così eviteranno al mondo gli orrori di una guerra, di cui nessuno può prevedere le spaventevoli conseguenze. [..] Continuino a trattare, a promuovere, favorire, accettare trattative, ad ogni livello e in ogni tempo, è norma di saggezza e prudenza, che attira le benedizioni del Cielo e della terra».
Con Santa Maria De Mattias, vogliamo, anche noi, collaborare con Cristo alla redenzione dell’umanità … donare la nostra vita per riconciliare la terra con il Cielo.
“La pace in terra, anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi, può venire instaurata e consolidata solo nel pieno rispetto dell’ordine stabilito da Dio”.
Cristo ha versato il suo sangue per ristabilire questo ordine nuovo… un bell’ordine che si è conquistato a caro prezzo… versando tutto il suo Sangue.
In questo Fiume di Misericordia non troviamo quella pace che dobbiamo cercare e costruire in noi e intorno a noi.
Con questa preghiera per la pace, desideriamo renderci vicine, con la forza dell’intercessione al popolo ucraino, a tutte le vittime di questa guerra… a coloro che si stanno adoperando per favorire il dialogo…
Preghiamo e intercediamo per coloro che soffrono e che stanno lasciando le loro case in preda alla disperazione e in cerca di rifugio.
Ma desideriamo anche esprimere la nostra vicinanza alle ASC in Polonia che si stanno impegnando nell’accoglienza dei profughi, che soffrono per i loro cari in Ucraina… un pensiero alle suore in Bielorussia che si trovano a condividere la sorte di un popolo che non vuole la guerra, ma si trova coinvolto per alleanze politiche…
Invochiamo con forza il Sangue Prezioso di Gesù perché doni la pace, cessino le guerre e si prediliga sempre il dialogo a qualsiasi forma di violenza, abuso e sopraffazione.
Sr. Nadia Coppa, ASC
Superiora Generale