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Redazione

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Il 24 luglio 2022, alle ore 12:00, dalla Guinea-Bissau abbiamo partecipato all’incontro di formazione online con tutte le juniores ASC della Congregazione, organizzato dal Centro Internazionale di Spiritualità (CIS), sul tema della “Trasformazione”. Il tema proposto alla nostra riflessione, il testo del Vangelo di Giovanni (20, 11-18), è stato presentato da Suor Nadia Coppa Superiora Generale. Il 24 luglio 2022, alle ore 12:00, dalla Guinea-Bissau abbiamo partecipato all’incontro di formazione online con tutte le juniores ASC della Congregazione, organizzato dal Centro Internazionale di Spiritualità (CIS), sul tema della “Trasformazione”. Il tema proposto alla nostra riflessione, il testo del Vangelo di Giovanni (20, 11-18), è stato presentato da Suor Nadia Coppa Superiora Generale. Nella sua spiegazione ha messo a confronto la vita di Maria Maddalena con quella di Santa Maria De Mattias. I punti più forti per noi sono stati questi: dopo l’incontro con Gesù entrambe le donne si sentirono trasformate; uscirono e annunciarono a tutti ciò che avevano vissuto; Maria Maddalena fu l’apostola degli apostoli perché nella sua ricerca perseverante, con le lacrime, fece incontrare loro Gesù; allo stesso modo, Maria De Mattias espresse il suo amore per Gesù attraverso le lacrime, attraverso le sue lettere, permise a noi di incontrare Gesù.  Anche noi, come sorelle ASC, sentiamo che per essere trasformate dobbiamo andare verso Gesù in una ricerca permanente, perché è Lui l’obiettivo della nostra vita attraverso il discepolato. Diceva anche che Maria De Mattias aveva sempre fretta, ma quella fretta era di stabilire il suo rapporto con gli altri, specialmente con i poveri e gli emarginati, ecc. Gli altri aspetti importanti sono state le varie domande poste da Suor Nadia: - Chi è Gesù per noi? - La nostra azione è mossa dal Signore? - C’è in noi il desiderio di incontrare Gesù?Tutte queste domande hanno aiutato ognuna di noi a riflettere personalmente sulla propria vita di consacrate ASC e a mettere Gesù al centro della propria vita. Se la nostra vita non è totalmente la vita di Gesù al servizio dei poveri, la nostra consacrazione sarebbe vana. Anche la condivisione in gruppi linguistici ha aiutato ciascuna di noi a condividere ciò che sentiva e pensava sui punti salienti dell’incontro e a entrare in un rapporto di vicinanza con le altre. Nel grande gruppo, la condivisione è stata interessante, breve e significativa.Infine, suor Nadia ha chiesto a ciascuno di scegliere una parola che esprimesse il nostro carisma e queste sono: carità, amore, servizio, comunione, compassione, misericordia, tra le altre.Ringraziamo suor Nadia e il suo consiglio per aver promosso e animato questo incontro internazionale che ci ha offerto un significativo momento di formazione e ci ha permesso di stabilire un rapporto con le altre Juniores della Congregazione. Ci auguriamo di avere altre opportunità in futuro.
Con stima e affetto

Sr Bighada Tambá
Sr Bighada Tambá
Sr Victória Marcel Mancal
Sr Tânia Bilimbo Mendes
Sr Ludimila António Danfa
Sr Diana António Ialá
Giovedì, 06 Ottobre 2022 09:45

Incontro di Spiritualità ASC

“La grazia di Dio ci incontra li dove siamo,“La grazia di Dio ci incontra li dove siamo,ma non ci lascia mai dove ci ha trovato”
Anne Lamatt


Con questa frase che ha segnato la mia vita in questi giorni, inizio la mia condivisione e la mia esperienza durante i giorni del Seminario di formazione olistica dal 9 al 24 luglio a Nemi.Con questa frase che ha segnato la mia vita in questi giorni, inizio la mia condivisione e la mia esperienza durante i giorni del Seminario di formazione olistica dal 9 al 24 luglio a Nemi.Il tema proposto: “Il lievito nella pasta”. (Mt. 13,33) ci è stato introdotto dalla Biblista Rosanna Virgili; ella ci ha invitato a guardare e contemplare al lievito e alla pasta, dal punto di vista del tempo di cui l’impasto ha bisogno per lievitare; per trasformarsi l’impasto deve riposare e rimanere al buio. Questi due fattori: riposare e rimanere al buio mi hanno fatto riflettere sul bisogno che abbiamo come persone di prenderci del tempo per riposare alla presenza di Dio, per ricaricarci spiritualmente. Questo è quello che abbiamo fatto in questi giorni di Seminario.Avere un momento di buio è necessario. La pasta passa attraverso questa dinamica di “solitudine”. Nella vita, nel cammino, passiamo attraverso questa oscurità per poter far fermentare nella nostra vita i doni di Dio che ci sono stati dati. Scendere nel profondo di noi stessi ci fa crescere, ci fa essere il nuovo pane, il nuovo Cristo per il mio fratello e la mia sorella. “La pasta lievitata è una resa d’amore”.  Ho il coraggio di perdere me stessa in questa pasta? Di diventare un nuovo lievito? Le sue domande sono state per me come smuovere e dissodare la terra, che è il nostro cuore per accogliere il nuovo seme .... una nuova semina. Con il cuore caldo, e l’aiuto di don Ezio Risatti, sacerdote salesiano, (Edi.S.I.) siamo stati portati a lavorare su noi stesse; egli ci ha introdotto all’approfondimento, alla presa di coscienza dei nostri sentimenti, delle nostre ferite, al lavoro sulle nostre relazioni interpersonali in comunità. L’importanza di scoprire i nostri doni e di riconoscere i doni che Dio ci ha dato in una realtà unica. Lavorare sulla paura, sull’ansia e sulle emozioni. Essere consapevoli delle nostre emozioni è una sfida quotidiana: cosa provo quando gestisco le mie emozioni? Perché provo paura, rabbia ....? La terra continua a essere rimossa e in questa terra si aggiunge  l’elemento comunitario, sfida e dono.Essere in comunità significa incontrare l’altro, tessere relazioni. L’altro e io siamo un incontro da scoprire. L’incontro è sempre nuovo e ci fa sentire sempre in apprendimento. L’immagine di san Tommaso utilizzata dalla Dott.ssa Lidia Curcio, che mette il dito sulle ferite di Gesù, ci parla di un incontro. Qualcuno che si lascia toccare nella ferita. Quali sono le mie ferite? Ho il coraggio di lasciarmi toccare? È importante lavorare sulle nostre ferite e anche capire quelle dell’altro. È la dinamica dell’accoglienza, dell’ascolto e della riconciliazione. In questo modo, ogni incontro genererà nuova vita nelle nostre comunità.È importante trovare il lievito che fa crescere la nostra vita e comprendere la volontà di Dio. E chiediamoci sempre: qual è la mia missione e la mia vocazione? Padre Prem, gesuita, ci ha aiutato in questo tema del discernimento, ad ascoltare la volontà di Dio nella nostra vita. Il discernimento è un dono, è il progetto di Dio per noi. La persona ascolta, guarda con attenzione ed entra nella dinamica con Dio attraverso la preghiera. La capacità di discernimento consiste nell’accogliere la parola di Dio, nel saper ascoltare i segni dei tempi. Come possiamo ascoltare questi segni a partire dalla nostra spiritualità del sangue?
Questa e altre domande ci hanno portato a meditare ulteriormente sul discernimento personale e comunitario e sulle sue dimensioni: fisica, intellettuale e spirituale. Ci ha fatto riflettere sui momenti difficili, di “buio”, di dolore del nostro cammino. Ricordo ancora una volta alle persone che devono attraversare questo momento buio, che per noi è trovare la volontà di Dio. È mettersi alla sua presenza e dire: Eccomi Signore, io vengo per fare la tua volontà!Questa e altre domande ci hanno portato a meditare ulteriormente sul discernimento personale e comunitario e sulle sue dimensioni: fisica, intellettuale e spirituale. Ci ha fatto riflettere sui momenti difficili, di “buio”, di dolore del nostro cammino. Ricordo ancora una volta alle persone che devono attraversare questo momento buio, che per noi è trovare la volontà di Dio. È mettersi alla sua presenza e dire: Eccomi Signore, io vengo per fare la tua volontà!Eccomi è la risposta che abbiamo dato nel rito di consacrazione nella Congregazione ASC. Con l’aiuto di Suor Maria Hughes, ASC, la riflessione sui voti ci ha portato a guardare alla nostra storia personale di ASC, a come stiamo vivendo la particolarità dei voti, dato che la nostra vita è carisma e missione. Cresciamo secondo il nostro carisma. Ognuna, ogni volto ha una chiamata e ogni chiamata viene da Dio. La risposta alla chiamata ci trasforma. Come congregazione multiculturale, siamo sfidati a lavorare e ad accogliere le meraviglie della nostra diversità personale e culturale come dono di Dio per noi.La diversità che si è rivelata nei volti di ogni sorella durante questi giorni di seminario conferma il sogno di Dio manifestato in Santa Maria De Mattias che, attraverso il suo sì, ci ha aperto la strada per vivere la bella esperienza della Spiritualità del Sangue di Cristo. Sangue che ci unisce in un unico corpo, un’unica anima, un unico cuore. Questo mi ha portato a riflettere: come ognuno di noi è stato attratto da questo carisma? Sto facendo conoscere e amare questo Sangue prezioso di Gesù?  La visita ai luoghi sacri della nostra Congregazione ha suscitato in me diverse altre domande e riflessioni. Essere a Vallecorsa e Acuto per la prima volta è un’esperienza unica. Non è solo una visita, ma una riflessione, una contemplazione della manifestazione di Dio nella persona di Maria De Mattias e che si è diffusa in varie culture. L’inno al Sangue di Cristo che cantiamo o preghiamo ci aiuta a ricordare la grande meraviglia di Dio che si manifesta in tutte le razze, lingue e nazioni. Ricordando la frase di Suor Maria “quando ci consacriamo il giorno dei voti, ci consacriamo per il futuro”. Ci consacriamo per coloro che verranno dopo di noi. Credo che sia stato così per Maria De Mattias, la sua consacrazione a Dio ha consacrato anche noi.   Credo che tutti noi lasciamo questo incontro con la sensazione di essere in cammino con il cuore pieno di desiderio di allargare i nostri orizzonti, di conoscere meglio la cultura dell’altro, di imparare la lingua per poter comunicare meglio. Se vogliamo crescere nell’unità e vivere la diversità, dobbiamo sapere amare e rispettare ogni cultura. È questa diversità che rende bello essere un ASC.Concludo la mia condivisione ringraziando Dio per questi giorni trascorsi insieme alle mie sorelle condividendo la vita, la missione e ogni momento. Ringrazio il CIS e il Consiglio Generale nella persona di Sr. Nadia Coppa, per averci offerto questo tempo di kairos. La grazia di Dio ci ha incontrato lì, nella realtà di ciascuna, ma non ci ha lasciato nello stesso posto. I nostri cuori si infiammano di speranza e si rinnovano nel Suo amore.


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Sr Francisca de Carbalho, ASC

CIS 26 giugno 2022. Sr Anna Maria Vissani, ASC, conclude il Seminario per animatori di Gruppi di Associati ASC dal tema: VIVERE IL MISTERO PASQUALE, OGGI.
I tre incontri (novembre 2021; febbraio e giungo 2022) ci hanno portato a riflettere sulle vie del Sangue di Cristo, sul calice della Nuova Alleanza e sulla partecipazione di tutti al Mistero Pasquale di Cristo Signore.
I partecipanti, suore asc, altre religiose, sacerdoti e laici, sono stati numerosi, provenienti da varie parti del mondo.
L'iniziativa è stata interessante e positiva.

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