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Redazione

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Il 19 Agosto, in occasione delle celebrazione del Transito di S. Maria De Mattias, Sr Nadia Coppa, Superiora Generale, alcuni membri dell’Amministrazione generale e della comunità internazionale si sono uniti alla comunità ASC e al popolo di Acuto, con devozione filiale per venerare la nostra Fondatrice.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta da don Marino Pietrogiacomo e l'omelia tenuta dal diacono CPPS, don Valerio Volpi. Durante il sermone prendendo spunto dal simbolo delle scarpe di S. Maria De Mattias ha invitato a riflettere sullo zelo apostolico che l’ha vista camminare, senza sosta, per paesi e città perché a tutti giungesse il messaggio della carità di Cristo.
La processione che è seguita alla Messa, è stata vissuta come il desiderio di unirsi a Lei per continuare a portare Cristo nel mondo. Questa, infatti, ha portato S. Maria a ripercorrere le strade e i vicoli di un tempo, luoghi conosciuti, amati, luoghi nei quali la provvidenza di Dio l’ha chiamata a raggiungere la vetta della santità. Il popolo unito in preghiera devota, alla guida di don Valerio, e delle Adoratrici presenti, al passaggio della Santa, in modi diversi, ha espresso la sua fede e la sua gratitudine: chiedendo di baciare la reliquia, segnandosi col segno della croce al suo passaggio o fermandosi in rispettoso silenzio.
Al momento conclusivo don Valerio, facendo riferimento alla scrittura ( Gv. 20, 1-18) ha commentato che sia Maria De Mattias, che Maria Maddalena avevano familiarità con i sepolcri, con i luoghi della morte: la solitudine, il vuoto, il tanfo della morte, lo squallore delle tombe vuote, l’orrore del sangue versato. Da quei luoghi di morte esse sono partite per portare il messaggio della speranza e della vita che ha cambiato la storia, trasformando quei luoghi di morti in giardini di vita nuova.
La stessa chiamata oggi Maria De Mattias la rivolge a noi; riconoscere i luoghi che esalano morte nelle chiusure e nelle resistenze di chi ha perso la speranza e vaga senza una meta, fra gli anziani o i giovani soli o le famiglie abbandonate alle loro problematiche, i malati terminali. L’esperienza della Risurrezione di Gesù, vissuta da Maria Maddalena e da Maria De Mattias, ci richiama e ci spinge, con la forza della carità che ridona la vita, a muoverci per trasformare i “sepolcri di oggi” in luoghi di risurrezione.
Il 20 Agosto giorno della festa, Sr Nadia Coppa con Sr Bridget Pulickakunnel, e alcuni membri della comunità internazionale, si sono uniti alle celebrazioni della giornata;
Nel pomeriggio alle ore 16, 00 nell’aula conciliare del comune di Acuto si è svolta la premiazione del concorso letterario annuale S. Maria De Mattias, per i ragazzi di scuola media; il concorso promosso e sponsorizzato annualmente dal comune e organizzato dalle Adoratrici, ha lo scopo di far conoscere Maria De Mattias alle nuove generazioni. I ragazzi premiati con la borsa di studio messa a disposizione del comune, sono stati: Greta Cutrì, prima classificata e a seguire Ivan Perinelli e Veronica Bressan.
I ragazzi hanno risposto ad una traccia che chiedeva loro di presentare Maria De Mattias ad alcuni giovani studenti impegnati a realizzare un progetto sulle figure di spicco che hanno fatto la storia dell’800, attraverso la narrazione della storia di Maria De Mattias e alcuni aspetti della sua spiritualità. Al termine del percorso è stato chiesto loro di sintetizzare la sua vita con un Hashtag.
La giornata si è conclusa con la messa solenne di gioia e di ringraziamento nella parrocchia di S. Maria Assunta. Alla fine a tutti è stato offerto un rinfresco serale.

collage foto acuto

Lunedì, 01 Luglio 2019 07:55

Solennità del Preziosissimo Sangue


«Nel Sangue troviamo la fonte della misericordia; nel Sangue il fuoco; nel Sangue la pietà; nel Sangue le cose amare diventano dolci; e i grandi pesi leggeri. Rallegratevi nel Sangue, bagnatevi nel Sangue. Crescete e fortificatevi nel Sangue, vestitevi del Sangue, inebriatevi del Sangue, saziatevi nel Sangue».

Santa Caterina da Siena



Prot. n.86/2019
Oggetto: Solennità del Preziosissimo Sangue

Sorelle carissime,
la letizia e la pace del Signore siano con ciascuna di voi!
Un saluto speciale in questo giorno solenne in cui celebriamo l’Amore di Dio riversato nei nostri cuori attraverso il dono del Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza.
Ogni anno questa solennità si propone a noi non soltanto come memoria da celebrare, ma come mistero da accogliere e vivere per una esistenza profondamente trasformata.
“Tesoro preziosissimo, incomparabile sono le stille del Sangue di Cristo” diceva San Bonaventura, perché costo dell’Amore di Dio per ogni vita. Da questo Sangue, versato incondizionatamente, goccia a goccia, possiamo imparare fino a che punto può spingersi l’Amore. Fissando il costato aperto di Gesù possiamo attingere il Fuoco, Spirito e Sangue trasformante, per essere dono per gli altri nella vita quotidiana.
Ognuna di noi si senta invitata a contemplare, con cuore aperto e sguardo vigile e profondo, il Sangue di Gesù, che penetra silenziosamente gli eventi della nostra storia personale e comunitaria, passando attraverso ogni ferita, come fiume di Grazia e Misericordia che sana e purifica inondando di pace e tenerezza. Come umanità rinnovata, siamo chiamate ad abbeverarci a questa Fonte inesauribile per dissetare, a nostra volta, ogni persona che incontriamo. Desideriamo condividere una breve riflessione e suggerire tre piccoli passi possibili:

♥ Curare la vita interiore - Siamo chiamate a curare una forte interiorità, radicata in Cristo, via nuova e vivente, per entrare nel mistero di Dio traendo nutrimento dallo Spirito che vive in noi trasformando la nostra umanità e spingendoci ad una donazione senza limiti. Sentiamoci incoraggiate ad abitare lo spazio sacro del nostro cuore attraverso l’ascolto attento e prolungato della Parola di Dio e bevendo al Calice del Sangue di Gesù per tradurre la Sua novità nelle scelte concrete di ogni giorno e in uno stile di vita che sia tutto amore e carità. Lasciamo che il Fuoco dello Spirito unifichi la nostra persona intorno alla Parola del Sangue affinché faccia casa in noi e diventi Luce che motiva ogni scelta e sostiene tutte le trasformazioni e le sfide che la vita comporta.
Chiedo a me stessa: in che modo la Parola del Sangue sta trasformando la mia vita?

♥ Essere in alleanza - Contemplando il Sangue della Nuova ed Eterna Alleanza siamo incoraggiate a tessere relazioni che sappiano generare una umanità nuova, riconciliata e riconciliante, più solidale e aperta all’inclusività. Sentiamoci chiamate a recuperare il desiderio profondo dell’accoglienza che ci spinga oltre ogni confine e dell’ospitalità che ci incoraggia ad integrare le differenze e valorizzare l’unicità di ognuno. Il Sangue di Gesù ci chiama a farci vicine alle situazioni per sostenere, curare, incoraggiare e promuovere la cultura della vita.
Chiedo a me stessa: Come il Sangue di Cristo sta favorendo le mie relazioni?

♥ Testimoniare l’amore fino alle sue estreme conseguenze - Il Sangue di Cristo chiama ciascuna di noi ad essere segno visibile di una comunità nella Chiesa pronta a pagare il prezzo alto dell’amore. L’intima unione con lo Sposo Crocifisso deve motivarci a vivere con prontezza la radicalità del Vangelo e la compassione e per il caro prossimo ci deve spingere a testimoniare il Vangelo con uno stile di vita nuovo, che si pone contro la cultura di questo tempo e le scelte che le politiche economiche e sociali ci stanno imponendo in ogni angolo del mondo. Sentiamoci invitate fortemente a comprometterci fino in fondo spingendoci alle periferie esistenziali del mondo, della Chiesa e della nostra Congregazione per dare ragione della speranza che è in noi. Scegliamo di allenarci, giorno dopo giorno, a saper perdere, lasciando andare ogni egoismo e chiusura per essere dono smisurato non temendo il rischio delle scelte che la fede ci chiede per essere seminatrici profetiche di speranza.
Chiedo a me stessa e condivido in comunità: In che modo sperimento la forza del Sangue di Cristo nella mia missione?

Come Adoratrici del Sangue di Cristo vogliamo essere nella Chiesa donne illuminate dalla Parola e rivestiti della forza del Sangue, per collaborare con Cristo alla trasformazione del mondo. Ispirate e sostenute dall’esempio di Santa Maria De Mattias vogliamo, anche noi, testimoniare e vivere l’amore, la tenerezza e la compassione rinnovata che il Sangue di Cristo rigenera.

La linfa vitale scaturita dal Cuore ferito del Figlio di Dio alimenti la nostra vita, accresca in noi la brama e il desiderio che spinge oltre noi stesse.

Auguri ancora di vero cuore! Il Sangue di Cristo estingua ogni nostra sete più profonda.
Vi chiediamo di estendere i nostri auguri per questa solennità ai collaboratori e corresponsabili, ai laici associati e a tutti coloro che si impegnano con passione interiore a seguire le orme dell’Agnello.
Ogni benedizione nel Signore, unite nella comunione all’unico Calice,
vi salutiamo con affetto

Sr. Nadia Coppa, ASC
Superiora Generale
e collaboratrici


Breve storia solennità

La Solennità del Preziosissimo Sangue, una festa legata a una reliquia donata dai Principi Savelli alla Chiesa di San Nicola in Carcere nel 1708. Tale reliquia era un lembo del mantello del Centurione, che trafisse Gesù con la lancia, bagnato dal sangue ed acqua uscito dal costato di Gesù.
Da quell’anno, nella prima domenica di giugno si celebrava la festa del Preziosissimo Sangue di Gesù.
Nel 1808, per il primo centenario di tale donazione, Don Francesco Albertini  fondò la Pia Associazione del Prez.mo Sangue e chiamò Don Gaspare a tenere un discorso di inaugurazione. Nel 1815 tale Associazione divenne Arciconfraternita e Don Gaspare ne fu il grande promotore.
Maria De Mattias, rimasta profondamente colpita dalla sua predicazione a Vallecorsa, maturò l’idea di fondare una Congregazione sotto il titolo del Prez.mo Sangue.
Nel 1849 il papa Pio IX, in esilio a Gaeta, ebbe la visita di Don Giovanni Merlini che gli predisse il suo ritorno a Roma se avesse esteso la festa del Preziosissimo Sangue a tutta la Chiesa. Il Papa rispose: Non faccio voto ma promessa e, tornato a Roma, estese la festa a tutta la Chiesa nel 1849.
Pio X nel 1914 fissò la data liturgica della Festa al 1° luglio e Pio XI nel 1934, in occasione del Giubileo della Redenzione, la innalzò a solennità.
Con la riforma del calendario Paolo VI unì la unì alla festa del Corpus Domini ma la nostre Congregazioni la celebrano il 1° luglio come solennità.

Giovedì, 06 Giugno 2019 07:52

Insieme ai poveri per le strade del mondo

S. Egidio immagine 2

Il 28 maggio a Roma, nei locali di Santa Maria in Trastevere, si è tenuta la festa dal titolo “Insieme ai poveri per le strade del mondo”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, per ringraziare i religiosi che collaborano con loro.
Fra gli stand sistemati per l’occasione con lo scopo di presentare i vari programmi di impegno della comunità, circa 200 religiosi di diverse congregazioni religiose hanno accolto l’invito a partecipare all’assemblea, cui sono stati invitati alcuni dei presenti per condividere le loro esperienze di collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.
A questa giornata hanno partecipato alcuni membri della comunità internazionale e, in rappresentanza dell'Amministrazione Generale, Suor Maria Grazia Boccamazzo, segretaria generale, la quale, durante l’assemblea, ha raccontato dell’esperienza di accoglienza di una famiglia siriana arrivata in Italia grazie ai corridoi umanitari, ospitata attualmente dalle Adoratrici del Sangue di Cristo in Casa Generalizia.

Vedi altro à https://www.santegidio.org/pageID/30284/langID/it/itemID/30820/Insieme-ai-poveri-per-le-strade-del-mondo-così-le-comunità-religiose-vivono-la-gioia-del-Vangelo.html
18 Maggio 2019 - 16° Anniversario della Canonizzazione di Santa Maria De Mattias 
Parole di ringraziamento della Superiora Generale dopo la Celebrazione Eucaristica 


foto 1 MDM

In questo giorno in cui celebriamo il 16° anno di canonizzazione di Santa Maria De Mattias, siamo particolarmente grate al Signore che, quel piccolo seme gettato nel cuore di Maria di Vallecorsa è diventato un grande albero che estende i suoi rami in ben 29 paesi del mondo. Ricordiamo quest’anno il 185° anniversario di Fondazione dell’Istituto: il carisma vive e passa di generazione in generazione attraverso l’impegno e il compromesso di donne appassionate e infiammate dal Fuoco del Sangue… come lo fu Santa Maria De Mattias.
Due profezie furono fatte a Maria De Mattias da don Giovanni Merlini, suo direttore spirituale, ed entrambe si sono compiute:
Nel discorso funebre che don Giovanni scrisse per la morte di Maria De Mattias, egli affermò: “Ella vive e vivrà nei fausti della Chiesa”… “Ella vive e vivrà in eterno perché Iddio la volle tutta per sé e perché ella volle essere tutta Dio” …
Il 18 maggio 2003 eravamo in tanti ad esultare nella Piazza San Pietro gremita di fedeli quando San Giovanni Paolo II proclamò Maria De Mattias, santa. Tanti cappelli rossi: Tu vali il Sangue di Cristo hanno esultato per questo dono tanto atteso.
Santa Maria De Mattias è stata riconosciuta Santa dalla Chiesa e il suo esempio eroico di virtù la pone come modello di perfezione per tutti i cristiani e tutti coloro che cercano Dio.
La seconda profezia pronunciata da Don Giovanni la ritroviamo in alcune lettere di esortazione e di incoraggiamento a Maria De Mattias nell’atto dello scrivere la Regola del nascente istituto: “Estenda il suo sguardo più che può”… “non si fermi a pensare l’Istituto così come lo vede in questo momento…” Don Giovanni che incoraggiava Maria a pensare al nascente istituto non soltanto nei confini limitati della Ciociaria, ma pensando ad una dimensione mondiale piano piano avrebbe raggiunto. Egli predisse l’estensione del nascente Istituto in ogni angolo della terra.
In questo 185° di fondazione dell’Istituto, celebrare questa memoria così dolce è una gioia veramente grande e soprattutto a conclusione di questo seminario che vede la partecipazione di ogni realtà della Congregazione.
Siamo una Congregazione che desidera crescere come realtà globale, come unico corpo, abbracciando la trasformazione come scelta per riqualificare la missione rendendo la presenza significativa per questo mondo frammentato e diviso.
Leggendo il Vangelo di questa V domenica del Tempo di Pasqua, mi sono sentita incoraggiata a coniugare il verbo AMARE utilizzando 7 atteggiamenti che Santa Maria De Mattias ci consegna questa sera per tornare ad essere più umani.
1 - Rispetto: la parola rispetto significa etimologicamente “guardare bene”. Avere rispetto significa dire a qualcuno: Ti ho visto, il mio sguardo si è posato su di te. In un mondo dove permane l’invisibilità, l’indifferenza, la missione di Maria De Mattias è stata quella di farsi voce di coloro che non avevano dignità, rispetto… voce di coloro che erano invisibili alla società del loro tempo. Siamo anche noi incoraggiate a riconoscere il Signore nelle persone che incontriamo guardando bene, con uno sguardo benevolo e delicato.
2 - Responsabilità: il mondo che desideriamo e le relazioni che sogniamo non si costruiscono per magia o solo in virtù del nostro desiderio: tocca a ciascuna di noi rimboccarsi le maniche e iniziare a costruire il nostro sogno, con fatica e sudore. La responsabilità ci invita a sporcarci le mani per rendere concreto l’amore e per vivere in maniera sempre più autentica la vita. Maria De Mattias si è compromessa responsabilmente, pronta a pagare di persona.
3 - Passione: Con la sua vita riuscita Maria De Mattias ci ricorda che dobbiamo nutrire le nostre passioni, sentire nel nostro cuore e nelle nostre mani la pienezza della vita che si traduce in scelte evangeliche. Dio desidera da noi che la vita che si prepari, il cuore sia gonfio di possibilità, di slancio, di attesa e di amore verso il mondo e soprattutto verso il regno di Dio.
4 - Pazienza: La pazienza agisce sul tempo, crea uno spazio diverso, staccato da quello abituale, ci rende capace di attesa, di sospensione. È saper stare in attesa. Più l’amore è concreto e profondo, più sono capace di attendere: come il lievito che fa crescere la farina o il seme che diventerà albero, così la pazienza rende qualitativamente significativo l’impegno e l’attesa.
C’è bisogno di un grande amore per essere pazienti: la vita cresce lentamente, spesso è nascosta, vuole fiducia al buio e domanda calore. Così Maria De Mattias ci esorta a saper portare il peso dell’attesa, accogliendo la sfida della sospensione, della pazienza, dello stare dentro le situazioni senza necessariamente comprenderle.
5 - Compassione: c’è un mondo indifferente, frettoloso, come se ognuno di noi non volesse sporcarsi le mani, ma soprattutto gli occhi. C’è uno sguardo abitato dalla tenerezza, che si commuove quando incontra la fragilità, il dolore, una pena.
La compassione ci fa allargare la nostra tenda interiore, ci rende degni di chiamarci umani… ci spinge a sanguinare con le ferite dell’altro. Maria De Mattias ha vissuto patendo con i poveri del suo tempo, facendo sue le loro ferite… ci incoraggia a fare lo stesso.
6 - Ascolto: dobbiamo reimparare ad ascoltare, riappropriarci di questo senso e andare oltre, in profondità per incontrare realmente noi stesse, l’altro, Dio. Che l’ascolto diventi il nostro habitus.
7 - Gentilezza: la gentilezza, infine è l’ultima parola che MDM ci consegna. Essa è impastata di leggerezza e di soavità. La sua presenza rende leggera la vita ferita dalla noncuranza e dall’indifferenza. Si tratta di scrollarci di dosso, come direbbe Papa Francesco, il peso dell’egoismo e pensare al nostro significato nell’essere nel mondo.
È l’Infinito che Maria De Mattias si portava dentro e che, ciascuna di noi custodisce nel cuore, è quella scintilla di Dio presente in ognuna che urla, da sotto le macerie, per essere portata alla luce come un tesoro, come una perla trovata dopo un naufragio.
Ringrazio don Francesco Paglia, la Corale di San Michele Arcangelo di Vallecorsa e tutte voi sorelle che avete partecipato a questa eucaristia. Sentiamoci unite ma tutte le ASC sparse nel mondo e chiediamo di tornare ad essere umane… capaci di reale e concreta prossimità.
MDM, discepola missionaria, donna mistica ha vissuto queste sette parole… le ha fatte scelte di vita… rendendo credibile la sua testimonianza e portando al mondo il cuore di Gesù. …
La Tua santità, Maria de Mattias, ci contagi e sia ispiratrice di quel rinnovamento interiore di cui tutte abbiamo bisogno per essere nel mondo presenza profetica di riconciliazione e di pace… per tornare ad essere più umani, capaci di prossimità e di vero incontro con l’umanità.
La Tua santità che oggi celebriamo, ci consegna l’esperienza di Gesù Cristo, l’unica capace di sconvolgere e rinnovare la vita. Intercedi per noi e impetrare questa grazia.

foto 2 MDM
Sr. Nadia Coppa, ASC
Roma, 18 maggio 2019

seminario econome collage








Dal 13 al 18 maggio, in casa generalizia, si è tenuto il seminario per le Econome regionali e di fondazione della Congregazione, organizzato da Suor Manuela Nocco, ASC Economa generale, al quale hanno partecipato 14 adoratrici che svolgono il ministero di econome nelle regioni e fondazioni della Congregazione. Il tema del seminario si è mosso sui passi del documento ecclesiale: Economia a Servizio del Carisma e della Missione.

 Il seminario “Il volto umano dell’economia” , desiderato dall’Amministrazione generale, si pone sulla scia dello Spirito che ha animato gli Atti AG 2017. Esso è stato innanzitutto un’esperienza interculturale di conoscenza, riflessione, approfondimento che ci ha aiutato a vivere la responsabilità affidata con una sguardo globale e un cuore aperto in spirito evangelico di solidarietà e condivisione in un mondo dove la povertà umana, spirituale e sociale ci interpellano da ogni angolo della terra.

Vogliamo un’economia che sia a servizio della vita e della missione… un’economia che ci aiuti a vivere il voto della solidarietà e della condivisione e di opzione preferenziale per i poveri, gli ultimi…”

(Dalla riflessione introduttiva al seminario di Sr Nadia Coppa, ASC

Superiora generale)
CollageLe suore della Regione di Zagabria 
condividono volentieri con tutta la Congregazione
la loro esperienza della visita canonica 2019








Ho vissuto la visita canonica come uno speciale dono di Dio. La Superiora Generale e il suo Consiglio, con rispetto e amore ci hanno mostrato le cose che non vanno bene e cosa si può migliorare. La  trasformazione richiede pazienza e attenzione.
Tutto pian piano cresce, ma solo Dio è colui che fa crescere. In questa visita canonica sono stati investiti amore e sforzo ed io ho partecipato agli incontri con il cuore aperto. Ho sperimentato la semplicità e l’incoraggiamento. Tutte noi abbiamo notato le differenze ma anche le cose comuni. Ho sentito quanto ogni sorella sia importante, la sua opinione e i suoi sentimenti. Tutte abbiamo avuto abbastanza tempo per esprimerci. In un’atmosfera di sincerità abbiamo preso le decisioni che vogliamo mettere in pratica. Questi sono piccoli passi, ma concreti e sicuramente ci aiuteranno molto a crescere nella comunità. Ringrazio l’Amministrazione Generale per la preparazione e il tempo dedicato a noi, per la semplicità, l’umiltà, l’amore, la genuina preoccupazione e l’interesse per ogni sorella.
Sr Katica Tušek, Banja Luka


Veramente, ho vissuto questa visita come “incontro”. Sebbene io sappia che tutto sia stato prepreparato (materiali, compiti, il tempo per lavoro personale e comune, condivisione,…), a me è sembrato come se tutto si stesse svolgendo spontaneamente e perciò tutto è stato bello e arricchente.
Sr Marija Bilanović, Zagreb, Miramarska


Sono molto felice ed ho ammirato la loro preparazione e il lavoro svolto dalla nostra Amministrazione Generale. I contenuti sono stati ricchi. Sono felice specialmente perché l’Amministrazione Generale ha visitato la nostra comunità Ražanac. Gloria al Sangue di Cristo!
Sr Ana Iveljić, Ražanac


Ho vissuto questa visita con una grande emozione. Sono rimasta impressionata dalla loro semplicità e dal loro approccio. Il programma, carico di contenuti, è stato eseguito bene e per me, Adoratrice del Sangue di Cristo, è stato incoraggiante. La nostra Superiore regionale, s. Ana Marija Antolović, ha tradotto in modo chiaro e con la calma e dignità.
Sr Virginija Kolić, Bjelovar


L’incontro con l’Amministrazione Generale mi ha fatto sperimentare la comunione, la diversità, attraverso le varie culture e i simboli del carisma ASC. Ho ammirato i modi e la ricchezza di vivere il Vangelo nelle diverse realtà e missioni. Ringrazio Dio per tutta la ricchezza che ho “memorizzato nel mio cuore“ e gli chiedo la grazia e la forza per viverla nella vita quotidiana.
Sr Benita Antolović, Vrsar


Sono stata incoraggiata dalla visita delle sorelle attraverso tutti gli incontri che abbiamo avuto. Vado avanti con il desiderio rinnovato di approfondire la spiritualità ASC e la comunione con tutte le sorelle e tutti i miei cari.
Sr Ljubica Radovac, Okučani


La visita canonica dal suo inizio mi ha riempita la vita di novità. Abbiamo avuto una ricca esperienza e l’opportunità di crescere. Siamo grate per il cammino attraverso il quale sentiamo di contribuire alla ricchezza della Chiesa. Siamo felici perché possiamo testimoniare il volto di Dio nella comunità, alla gente con la quale lavoriamo e quella che incontriamo. Il tema della visita ci ha dato una visione chiara di ciò che deve essere lo stile della nostra vita. Grazie all’Amministrazione generale per averci dato il tempo di comunione ed interesse.
Sr Ljubica Šumić e Sr Severina Šokić, Bihać


Quando ripenso all’incontro con l’Amministrazione Generale il cuore si riempie di gratitudine, e mi mancano  le parole per esprimere tutto quello che sento. Iniziative, gesti, sguardi, tutto è inciso nel mio cuore e mi ha dato la nuova forza per la vita quotidiana. “Cuori in comunione, Vangelo nel mondo”, è un tema molto concreto e attuale e spesso ritorno con la memoria ai giorni del nostro incontro, a quello che abbiamo condiviso insieme. Sono grata alle consorelle specialmente per la bella atmosfera che si è creata tra di noi, l’apertura, la libertà del dialogo, la comprensione. In questo modo crescono le ali  personali e quelle  comuni per i nostri sogni. Per me  è stata determinante la decisone personale seguita all’incontro di gruppo. Con impegno proverò a metterla in atto nella quotidianità, decisione che rappresenta il frutto vero dell’incontro. Di questo e per tutto sono specialmente grata a Dio e alle consorelle!
Sr Sunčica Kunić, Zagreb, Miramarska


Il pensiero che mi ha guidato durante la visita canonica è stato il brano della Sacra scrittura Fil 2,2-5 (Cuori … in Comunione: Vangelo nel Mondo …). Abbiamo lavorato personalmente e nei gruppi con la dinamica, molto vitale, spesso attualizzato nelle situazioni di vita. Le consorelle hanno partecipato molto volentieri e hanno voluto esprimersi. Il programma ha incluso il lavoro con i simboli. Proprio questo per me è stata la vera comunicazione dell’immagine di comunione espressa in modo molto concreto e creativo. L’esperienza internazionale per me è un arricchimento che crea nuove esperienze e nuovi pensieri del carisma di comunione. L’universalità dell’amore salvifico di Dio supera i quadri dei popoli, le culture e le religioni perché tocca ogni persona. L’amore dello Spirito Santo si è versato in tutta l’umanità per aprirla e raccoglierla nella vera fonte dell’amore, nel Padre.
Sr Ankica Klepić, Zagreb, Trešnjevka


La visita canonica si è svolta in un’ atmosfera spontanea e armoniosa grazie al lavoro di preparazione fatto precedentemente e alla pianificazione degli incontri. Ho sentito che nel nostro stare insieme, nella nostra comunione abbiamo “raccolto” con Gesù nel campo delle nostre esperienze di vita personale e comune. Lo Spirito Santo era all’azione e ha parlato per bocca di ognuna di noi. La condivisione e l’ascolto delle altre mi ha aiutata facilmente a rileggere i miei atteggiamenti, ad esprimere le mie esperienze e situazioni, e a ricordarmi quello che è importante.
Sr Jadranka Obućina, Sarajevo


Tutte nell’atmosfera di gioia e di aspettativa, siamo state pronte all’ascolto di cosa ci dice il Signore tramite la visita canonica “Cuori ... in Comunione: Vangelo nel Mondo”. Nei momenti di riflessione personale e di gruppo, durante la condivisione delle esperienze, abbiamo sentito la chiamata alla crescita spirituale e alla trasformazione. L’incontro con l’Amministrazione Generale ci ha lasciate nella gioia, pace e desiderose di crescere  per avere… i sentimenti che furono in Cristo Gesù (Fil 2,3).
Suore della comunità Nova Topola


Per me la visita canonica è stata una bella esperienza di comunione. Mi ha incoraggiata per un cammino continuo nella fede e mi ha fatto maggiormente capire che tutto quello che faccio è per la crescita della Congregazione. Mi sono meravigliata per la prontezza dell’Amministrazione Generale nel sentire ogni suora; hanno dato tempo ad ognuna e hanno imparato i nostri nomi. È stata impegnativa ma fruttuosa.
Sr Zvonimira Borščak, Zadar

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