Redazione
Transito di S. Maria de Mattias - Acuto 19-20 Agosto 2019
Il 19 Agosto, in occasione delle celebrazione del Transito di S. Maria De Mattias, Sr Nadia Coppa, Superiora Generale, alcuni membri dell’Amministrazione generale e della comunità internazionale si sono uniti alla comunità ASC e al popolo di Acuto, con devozione filiale per venerare la nostra Fondatrice.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta da don Marino Pietrogiacomo e l'omelia tenuta dal diacono CPPS, don Valerio Volpi. Durante il sermone prendendo spunto dal simbolo delle scarpe di S. Maria De Mattias ha invitato a riflettere sullo zelo apostolico che l’ha vista camminare, senza sosta, per paesi e città perché a tutti giungesse il messaggio della carità di Cristo.
La processione che è seguita alla Messa, è stata vissuta come il desiderio di unirsi a Lei per continuare a portare Cristo nel mondo. Questa, infatti, ha portato S. Maria a ripercorrere le strade e i vicoli di un tempo, luoghi conosciuti, amati, luoghi nei quali la provvidenza di Dio l’ha chiamata a raggiungere la vetta della santità. Il popolo unito in preghiera devota, alla guida di don Valerio, e delle Adoratrici presenti, al passaggio della Santa, in modi diversi, ha espresso la sua fede e la sua gratitudine: chiedendo di baciare la reliquia, segnandosi col segno della croce al suo passaggio o fermandosi in rispettoso silenzio.
Al momento conclusivo don Valerio, facendo riferimento alla scrittura ( Gv. 20, 1-18) ha commentato che sia Maria De Mattias, che Maria Maddalena avevano familiarità con i sepolcri, con i luoghi della morte: la solitudine, il vuoto, il tanfo della morte, lo squallore delle tombe vuote, l’orrore del sangue versato. Da quei luoghi di morte esse sono partite per portare il messaggio della speranza e della vita che ha cambiato la storia, trasformando quei luoghi di morti in giardini di vita nuova.
La stessa chiamata oggi Maria De Mattias la rivolge a noi; riconoscere i luoghi che esalano morte nelle chiusure e nelle resistenze di chi ha perso la speranza e vaga senza una meta, fra gli anziani o i giovani soli o le famiglie abbandonate alle loro problematiche, i malati terminali. L’esperienza della Risurrezione di Gesù, vissuta da Maria Maddalena e da Maria De Mattias, ci richiama e ci spinge, con la forza della carità che ridona la vita, a muoverci per trasformare i “sepolcri di oggi” in luoghi di risurrezione.
Il 20 Agosto giorno della festa, Sr Nadia Coppa con Sr Bridget Pulickakunnel, e alcuni membri della comunità internazionale, si sono uniti alle celebrazioni della giornata;
Nel pomeriggio alle ore 16, 00 nell’aula conciliare del comune di Acuto si è svolta la premiazione del concorso letterario annuale S. Maria De Mattias, per i ragazzi di scuola media; il concorso promosso e sponsorizzato annualmente dal comune e organizzato dalle Adoratrici, ha lo scopo di far conoscere Maria De Mattias alle nuove generazioni. I ragazzi premiati con la borsa di studio messa a disposizione del comune, sono stati: Greta Cutrì, prima classificata e a seguire Ivan Perinelli e Veronica Bressan.
I ragazzi hanno risposto ad una traccia che chiedeva loro di presentare Maria De Mattias ad alcuni giovani studenti impegnati a realizzare un progetto sulle figure di spicco che hanno fatto la storia dell’800, attraverso la narrazione della storia di Maria De Mattias e alcuni aspetti della sua spiritualità. Al termine del percorso è stato chiesto loro di sintetizzare la sua vita con un Hashtag.
La giornata si è conclusa con la messa solenne di gioia e di ringraziamento nella parrocchia di S. Maria Assunta. Alla fine a tutti è stato offerto un rinfresco serale.
Le Adoratrici del Sangue di Cristo, in Acuto, si preparano a celebrare la memoria del transito di S. Maria De Mattias, nel 185° anniversario di fondazione della loro congregazione.
Luglio/Agosto 2019
Solennità del Preziosissimo Sangue
«Nel Sangue troviamo la fonte della misericordia; nel Sangue il fuoco; nel Sangue la pietà; nel Sangue le cose amare diventano dolci; e i grandi pesi leggeri. Rallegratevi nel Sangue, bagnatevi nel Sangue. Crescete e fortificatevi nel Sangue, vestitevi del Sangue, inebriatevi del Sangue, saziatevi nel Sangue».
Oggetto: Solennità del Preziosissimo Sangue
Sorelle carissime,
la letizia e la pace del Signore siano con ciascuna di voi!
Un saluto speciale in questo giorno solenne in cui celebriamo l’Amore di Dio riversato nei nostri cuori attraverso il dono del Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza.
Ogni anno questa solennità si propone a noi non soltanto come memoria da celebrare, ma come mistero da accogliere e vivere per una esistenza profondamente trasformata.
“Tesoro preziosissimo, incomparabile sono le stille del Sangue di Cristo” diceva San Bonaventura, perché costo dell’Amore di Dio per ogni vita. Da questo Sangue, versato incondizionatamente, goccia a goccia, possiamo imparare fino a che punto può spingersi l’Amore. Fissando il costato aperto di Gesù possiamo attingere il Fuoco, Spirito e Sangue trasformante, per essere dono per gli altri nella vita quotidiana.
Ognuna di noi si senta invitata a contemplare, con cuore aperto e sguardo vigile e profondo, il Sangue di Gesù, che penetra silenziosamente gli eventi della nostra storia personale e comunitaria, passando attraverso ogni ferita, come fiume di Grazia e Misericordia che sana e purifica inondando di pace e tenerezza. Come umanità rinnovata, siamo chiamate ad abbeverarci a questa Fonte inesauribile per dissetare, a nostra volta, ogni persona che incontriamo. Desideriamo condividere una breve riflessione e suggerire tre piccoli passi possibili:
♥ Curare la vita interiore - Siamo chiamate a curare una forte interiorità, radicata in Cristo, via nuova e vivente, per entrare nel mistero di Dio traendo nutrimento dallo Spirito che vive in noi trasformando la nostra umanità e spingendoci ad una donazione senza limiti. Sentiamoci incoraggiate ad abitare lo spazio sacro del nostro cuore attraverso l’ascolto attento e prolungato della Parola di Dio e bevendo al Calice del Sangue di Gesù per tradurre la Sua novità nelle scelte concrete di ogni giorno e in uno stile di vita che sia tutto amore e carità. Lasciamo che il Fuoco dello Spirito unifichi la nostra persona intorno alla Parola del Sangue affinché faccia casa in noi e diventi Luce che motiva ogni scelta e sostiene tutte le trasformazioni e le sfide che la vita comporta.
Chiedo a me stessa: in che modo la Parola del Sangue sta trasformando la mia vita?
♥ Essere in alleanza - Contemplando il Sangue della Nuova ed Eterna Alleanza siamo incoraggiate a tessere relazioni che sappiano generare una umanità nuova, riconciliata e riconciliante, più solidale e aperta all’inclusività. Sentiamoci chiamate a recuperare il desiderio profondo dell’accoglienza che ci spinga oltre ogni confine e dell’ospitalità che ci incoraggia ad integrare le differenze e valorizzare l’unicità di ognuno. Il Sangue di Gesù ci chiama a farci vicine alle situazioni per sostenere, curare, incoraggiare e promuovere la cultura della vita.
Chiedo a me stessa: Come il Sangue di Cristo sta favorendo le mie relazioni?
♥ Testimoniare l’amore fino alle sue estreme conseguenze - Il Sangue di Cristo chiama ciascuna di noi ad essere segno visibile di una comunità nella Chiesa pronta a pagare il prezzo alto dell’amore. L’intima unione con lo Sposo Crocifisso deve motivarci a vivere con prontezza la radicalità del Vangelo e la compassione e per il caro prossimo ci deve spingere a testimoniare il Vangelo con uno stile di vita nuovo, che si pone contro la cultura di questo tempo e le scelte che le politiche economiche e sociali ci stanno imponendo in ogni angolo del mondo. Sentiamoci invitate fortemente a comprometterci fino in fondo spingendoci alle periferie esistenziali del mondo, della Chiesa e della nostra Congregazione per dare ragione della speranza che è in noi. Scegliamo di allenarci, giorno dopo giorno, a saper perdere, lasciando andare ogni egoismo e chiusura per essere dono smisurato non temendo il rischio delle scelte che la fede ci chiede per essere seminatrici profetiche di speranza.
Chiedo a me stessa e condivido in comunità: In che modo sperimento la forza del Sangue di Cristo nella mia missione?
Come Adoratrici del Sangue di Cristo vogliamo essere nella Chiesa donne illuminate dalla Parola e rivestiti della forza del Sangue, per collaborare con Cristo alla trasformazione del mondo. Ispirate e sostenute dall’esempio di Santa Maria De Mattias vogliamo, anche noi, testimoniare e vivere l’amore, la tenerezza e la compassione rinnovata che il Sangue di Cristo rigenera.
La linfa vitale scaturita dal Cuore ferito del Figlio di Dio alimenti la nostra vita, accresca in noi la brama e il desiderio che spinge oltre noi stesse.
Auguri ancora di vero cuore! Il Sangue di Cristo estingua ogni nostra sete più profonda.
Vi chiediamo di estendere i nostri auguri per questa solennità ai collaboratori e corresponsabili, ai laici associati e a tutti coloro che si impegnano con passione interiore a seguire le orme dell’Agnello.
Ogni benedizione nel Signore, unite nella comunione all’unico Calice,
vi salutiamo con affetto
Superiora Generale
e collaboratrici
La Solennità del Preziosissimo Sangue, una festa legata a una reliquia donata dai Principi Savelli alla Chiesa di San Nicola in Carcere nel 1708. Tale reliquia era un lembo del mantello del Centurione, che trafisse Gesù con la lancia, bagnato dal sangue ed acqua uscito dal costato di Gesù.
Da quell’anno, nella prima domenica di giugno si celebrava la festa del Preziosissimo Sangue di Gesù.
Nel 1808, per il primo centenario di tale donazione, Don Francesco Albertini fondò la Pia Associazione del Prez.mo Sangue e chiamò Don Gaspare a tenere un discorso di inaugurazione. Nel 1815 tale Associazione divenne Arciconfraternita e Don Gaspare ne fu il grande promotore.
Maria De Mattias, rimasta profondamente colpita dalla sua predicazione a Vallecorsa, maturò l’idea di fondare una Congregazione sotto il titolo del Prez.mo Sangue.
Nel 1849 il papa Pio IX, in esilio a Gaeta, ebbe la visita di Don Giovanni Merlini che gli predisse il suo ritorno a Roma se avesse esteso la festa del Preziosissimo Sangue a tutta la Chiesa. Il Papa rispose: Non faccio voto ma promessa e, tornato a Roma, estese la festa a tutta la Chiesa nel 1849.
Pio X nel 1914 fissò la data liturgica della Festa al 1° luglio e Pio XI nel 1934, in occasione del Giubileo della Redenzione, la innalzò a solennità.
Con la riforma del calendario Paolo VI unì la unì alla festa del Corpus Domini ma la nostre Congregazioni la celebrano il 1° luglio come solennità.
Giugno 2019
Insieme ai poveri per le strade del mondo
Il 28 maggio a Roma, nei locali di Santa Maria in Trastevere, si è tenuta la festa dal titolo “Insieme ai poveri per le strade del mondo”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, per ringraziare i religiosi che collaborano con loro.
Vedi altro à https://www.santegidio.org/pageID/30284/langID/it/itemID/30820/Insieme-ai-poveri-per-le-strade-del-mondo-così-le-comunità-religiose-vivono-la-gioia-del-Vangelo.html
Ricordando Santa Maria De Mattias - 18 Maggio 2019
Parole di ringraziamento della Superiora Generale dopo la Celebrazione Eucaristica
Il 18 maggio 2003 eravamo in tanti ad esultare nella Piazza San Pietro gremita di fedeli quando San Giovanni Paolo II proclamò Maria De Mattias, santa. Tanti cappelli rossi: Tu vali il Sangue di Cristo hanno esultato per questo dono tanto atteso.
1 - Rispetto: la parola rispetto significa etimologicamente “guardare bene”. Avere rispetto significa dire a qualcuno: Ti ho visto, il mio sguardo si è posato su di te. In un mondo dove permane l’invisibilità, l’indifferenza, la missione di Maria De Mattias è stata quella di farsi voce di coloro che non avevano dignità, rispetto… voce di coloro che erano invisibili alla società del loro tempo. Siamo anche noi incoraggiate a riconoscere il Signore nelle persone che incontriamo guardando bene, con uno sguardo benevolo e delicato.
2 - Responsabilità: il mondo che desideriamo e le relazioni che sogniamo non si costruiscono per magia o solo in virtù del nostro desiderio: tocca a ciascuna di noi rimboccarsi le maniche e iniziare a costruire il nostro sogno, con fatica e sudore. La responsabilità ci invita a sporcarci le mani per rendere concreto l’amore e per vivere in maniera sempre più autentica la vita. Maria De Mattias si è compromessa responsabilmente, pronta a pagare di persona.
3 - Passione: Con la sua vita riuscita Maria De Mattias ci ricorda che dobbiamo nutrire le nostre passioni, sentire nel nostro cuore e nelle nostre mani la pienezza della vita che si traduce in scelte evangeliche. Dio desidera da noi che la vita che si prepari, il cuore sia gonfio di possibilità, di slancio, di attesa e di amore verso il mondo e soprattutto verso il regno di Dio.
4 - Pazienza: La pazienza agisce sul tempo, crea uno spazio diverso, staccato da quello abituale, ci rende capace di attesa, di sospensione. È saper stare in attesa. Più l’amore è concreto e profondo, più sono capace di attendere: come il lievito che fa crescere la farina o il seme che diventerà albero, così la pazienza rende qualitativamente significativo l’impegno e l’attesa.
5 - Compassione: c’è un mondo indifferente, frettoloso, come se ognuno di noi non volesse sporcarsi le mani, ma soprattutto gli occhi. C’è uno sguardo abitato dalla tenerezza, che si commuove quando incontra la fragilità, il dolore, una pena.
6 - Ascolto: dobbiamo reimparare ad ascoltare, riappropriarci di questo senso e andare oltre, in profondità per incontrare realmente noi stesse, l’altro, Dio. Che l’ascolto diventi il nostro habitus.
7 - Gentilezza: la gentilezza, infine è l’ultima parola che MDM ci consegna. Essa è impastata di leggerezza e di soavità. La sua presenza rende leggera la vita ferita dalla noncuranza e dall’indifferenza. Si tratta di scrollarci di dosso, come direbbe Papa Francesco, il peso dell’egoismo e pensare al nostro significato nell’essere nel mondo.
MDM, discepola missionaria, donna mistica ha vissuto queste sette parole… le ha fatte scelte di vita… rendendo credibile la sua testimonianza e portando al mondo il cuore di Gesù. …
Seminario Econome della Congregazione: “Il volto umano dell’Economia”
Dal 13 al 18 maggio, in casa generalizia, si è tenuto il seminario per le Econome regionali e di fondazione della Congregazione, organizzato da Suor Manuela Nocco, ASC Economa generale, al quale hanno partecipato 14 adoratrici che svolgono il ministero di econome nelle regioni e fondazioni della Congregazione. Il tema del seminario si è mosso sui passi del documento ecclesiale: Economia a Servizio del Carisma e della Missione.
Il seminario “Il volto umano dell’economia” , desiderato dall’Amministrazione generale, si pone sulla scia dello Spirito che ha animato gli Atti AG 2017. Esso è stato innanzitutto un’esperienza interculturale di conoscenza, riflessione, approfondimento che ci ha aiutato a vivere la responsabilità affidata con una sguardo globale e un cuore aperto in spirito evangelico di solidarietà e condivisione in un mondo dove la povertà umana, spirituale e sociale ci interpellano da ogni angolo della terra.
Vogliamo un’economia che sia a servizio della vita e della missione… un’economia che ci aiuti a vivere il voto della solidarietà e della condivisione e di opzione preferenziale per i poveri, gli ultimi…”
(Dalla riflessione introduttiva al seminario di Sr Nadia Coppa, ASC
Superiora generale)L'esperienza della Visita Canonica - Regione Zagabria
Tutto pian piano cresce, ma solo Dio è colui che fa crescere. In questa visita canonica sono stati investiti amore e sforzo ed io ho partecipato agli incontri con il cuore aperto. Ho sperimentato la semplicità e l’incoraggiamento. Tutte noi abbiamo notato le differenze ma anche le cose comuni. Ho sentito quanto ogni sorella sia importante, la sua opinione e i suoi sentimenti. Tutte abbiamo avuto abbastanza tempo per esprimerci. In un’atmosfera di sincerità abbiamo preso le decisioni che vogliamo mettere in pratica. Questi sono piccoli passi, ma concreti e sicuramente ci aiuteranno molto a crescere nella comunità. Ringrazio l’Amministrazione Generale per la preparazione e il tempo dedicato a noi, per la semplicità, l’umiltà, l’amore, la genuina preoccupazione e l’interesse per ogni sorella.