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Redazione

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Sono grata al Signore per il suo dono di farmi trascorrere alcuni giorni con le postulanti che si preparavano al noviziato per pregare con loro e per loro.
Il nostro percorso è cominciato con il pellegrinaggio a Vallecorsa, dove abbiamo fatto sosta nei luoghi che hanno segnato le tappe fondamentali della iniziazione cristiana e della vocazione di Santa Maria De Mattias. Sr Isabella e Sr Concetta ci hanno accolto con calore offrendoci l’ospitalità e un buon pranzo.
Giunte a sera ad Acuto, abbiamo voluto chiedere l’intercessione della Fondatrice davanti alla sua reliquia nella chiesolina di Casa Madre. Tutte le suore che abbiamo incontrato, Sr Teresina, Sr Martha, Sr Rani, Sr Maria Grazia, Sr Maria, Sr Angela, Sr Transito, Sr Gabriella, ci hanno dimostrato affetto ed accoglienza, garantendoci quel clima di serenità che ci ha aiutato a pregare.
Eravamo in cinque: Mariia dalla Russia, Mirjana dall’Australia, Antonjia e Tereza dalla Croazia. Le postulanti della Tanzania non ci hanno potuto raggiungere, ma anche loro hanno fatto gli esercizi spirituali in preparazione all’ingresso al noviziato pochi giorni prima di noi. Sr Mariamma, la maestra delle novizie, ha accompagnato soltanto l’inizio del nostro soggiorno perché è dovuta tornare a Roma per accogliere le altre compagne dalla Tanzania.
Abbiamo pregato nel silenzio di Acuto dedicandoci all’ascolto della Parola di Dio e alla riflessione sui frutti dello Spirito Santo. Il tempo meteorologico è stato molto variabile, tendente al freddo e alla pioggia, ma ci ha concesso di salutare Acuto in una bella giornata di sole.
Le giovani si sono dimostrate molto impegnate e desiderose di seguire il Signore. Credo che lo Spirito Santo abbia trovato in loro cuori docili e gioiosi. Le ringrazio per la loro preghiera e per quella serenità di fondo che ha accompagnato i giorni trascorsi insieme.  
Col tempo matureranno i frutti!

Sr Patrizia Pasquini, ASC

Articolo Novizie Acuto
Venerdì, 05 Aprile 2024 09:54

La “sorpresa” della Pasqua

Ai bambini piace scoprire cosa c’è dentro l’uovo di Pasqua e lo vorrebbero aprire prima del tempo. Per loro è importante la sorpresa che vi si trova dentro: un giocattolo divertente, un gioiello, un oggetto da costruire…
La vera “sorpresa” è ciò che ci dona la Pasqua di Gesù: il mistero nascosto da secoli che si rivela pienamente nella morte e resurrezione del Signore. Purtroppo, come i bambini che, dopo aver rotto l’uovo di cioccolato restano delusi perché non vi trovano ciò che si aspettavano, anche noi ci sentiamo insoddisfatti perché la nostra vita non cambia, perché l’ordinario quotidiano non ci offre niente di nuovo e tutto continua ad essere come sempre.
Eppure la sorpresa della Pasqua di Cristo sta dentro di noi, nascosta, ma presente. Il memoriale che celebriamo nell’Eucaristia ci riporta a quel giorno in cui la vita ha vinto la morte, la luce ha cacciato le tenebre, la speranza ha superato la delusione. Come i discepoli possiamo anche noi affrontare la fatica di guardare dentro la tomba vuota e lasciarci interrogare dai piccoli segni che ci dicono che la nostra gioia è importante e che non dobbiamo mai permettere che qualcuno ce la strappi.
La giovane Hetty Hillesum, uccisa ad Aushwitz, sapeva gioire del cielo riflesso dentro una pozzanghera del campo di prigionia, dei fiori colorati oltre il filo spinato, del gesto più gentile di un carceriere. Nel mondo e intorno a noi c’è tanto dolore, ma il Signore Crocifisso e Risorto ci ha detto che questo non è tutto: lasciamo che Lui faccia di noi la pozzanghera che riflette il cielo, il fiore colorato oltre il muro, il sorriso di pace che allarga il cuore. Saremo noi, uniti a Cristo, la vera sorpresa per chi ci circonda.
Venerdì, 05 Aprile 2024 09:10

Camminando con Santa Maria De Mattias

È commovente vedere come giorno dopo giorno il bene continua a concretizzarsi attraverso l’operato generoso e instancabile delle ASC. Maria De Mattias sarebbe sicuramente orgogliosa di noi, anzi lo è! Sono certa che non si perde nulla di quanto le sue figlie pensano, dicono, fanno e soprattutto vivono. Mi rendo conto che un notiziario non può esprimere o contenere la vitalità e l’operosità delle ASC, ma può darne, per così dire, un assaggio. Prima ancora di essere un mezzo di comunicazione, è uno spazio di condivisione. Condividere ci fa bene. Allarga gli orizzonti, supera le distanze, mette in moto la fantasia, accende la curiosità, ispira, incoraggia e spalanca il cuore. Condividiamo allora le nostre vite spese quotidianamente nelle periferie, nelle scuole e nelle università, negli uffici, nelle case di riposo, nei servizi sociali, nelle parrocchie, nei centri di spiritualità; ma soprattutto condividiamo le nostre vite così come sono, senza tante pretese, senza se e senza ma, perché animate dall’ambizioso desiderio di ‘dare gusto a Gesù’. Condivido una frase di Tagore che ogni mattina mi ‘aspetta’ quando entro in ufficio: Con il mio lavoro dirò chi è nascosto dietro la mia vita.
Il 4 febbraio abbiamo ricordato e celebrato la nostra Fondatrice in ogni angolo del mondo, ovunque è presente anche solo un’ASC. Abbiamo reso grazie per la sua vita e rinnovato con lei il nostro SÌ come singole e come comunità globale. Continuiamo insieme a camminare condividendo la vita e la missione certe che dietro le nostre vite è nascosto Dio.

Sr Barbara Perali, ASC


Festa MDM


Giovedì, 28 Marzo 2024 08:21

Buona Pasqua

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