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Lunedì, 04 Gennaio 2021 08:33

Buon Anno!

Buon Anno! .. Un nuovo anno inizia per noi, un tempo nuovo ci viene donato per realizzare il Regno, un anno per crescere, conoscere, amare e Maria ci accompagna in questa avventura… un’avventura di scoperta di ciò che siamo in profondità e ci insegna a guardare col cuore. Ella “Custodiva tutte queste cose, nel suo cuore» (Lc 2,52): da lei impariamo ad essere custodi di vita, di luce.
È bello vivere momenti di speranza nella vita. Bello il fatto che ciascuno di noi, nonostante tutto, cerchi sempre delle soluzioni dai momenti difficili. Così questo inizio d'anno civile, vissuto in un momento di crisi  mondiale e di sfiducia, diventa un’opportunità in cui celebrare la vita, nonostante tutto.
La Parola di Dio interviene in questo passaggio e ne illumina il senso profondo: l'anno che inizia, probabilmente, sarà pieno di luci e di ombre, come ogni altro anno. Per alcuni sarà un anno in cui le gioie prevarranno; per altri, purtroppo, ci saranno delle sfide da affrontare. Maria ci suggerisce l'atteggiamento corretto per vivere il tempo… orientandolo tutto all'essenziale: serbare ogni evento nel cuore e meditarlo alla luce della Parola. Solo così scopriremo nelle vicende che viviamo, la presenza di Dio, il suo sorriso su di noi. Ella ci insegna a custodire e a guardare al passato con tenerezza, al presente con fiducia e al futuro con speranza.
Oggi celebriamo la festa della maternità di Maria ed è anche la giornata mondiale per la pace. Due priorità all'interno delle nostre scelte quotidiane...
Avere il silenzio meditativo di Maria come modello: Ella davanti al mistero di ciò che le accadeva, conserva tutto meditandolo nel proprio cuore, mettendo insieme i pezzi… cercando di trovare il filo rosso, scoprendone il senso più profondo. Ella cercava di scoprire che Dio le sorrideva, che Dio la stava benedicendo. Qualunque cosa accada, l'essenziale, per noi, è scoprire al di là e dentro gli eventi la presenza di Dio che ci incoraggia e ci rassicura. E questa consapevolezza ci porta la pace profonda nel cuore, una vita che, pacificata, diventa allora pacificante.
Maria che tiene tra le mani il Bambino Gesù nel gesto tenero e generativo della cura. Nel nostro diventare pienamente umani, dipendiamo dalla cura. Siamo chiamati alla relazione: possiamo vivere perché ci sono due mani che ci hanno accolto e ci fanno crescere. La nostra vita è  intrecciata con quella degli altri e ogni cammino è sempre dentro quell’amore che tende alla comunione. Allora esserci è avere cura, premura per l’altro/a, sollecitudine.. cercando di favorirlo nel suo benessere, sentirsi custodi consapevoli della responsabilità che questo implica.
In questo giorno di auguri, le prime parole che la Bibbia ci rivolge sono parole di benedizione: siamo chiamati a benedire, sempre.  Benedire è  invocare dal cielo una forza che faccia crescere la vita, che dia energia per ripartire, risorgere; per cercare, trovare, proclamare il bene che c'è in ogni persona.
Allora un’azione concreta per questo tempo: essere benedizione e custodi dell’altro
Papa Francesco, nell’Enciclica Fratelli tutti  scrive “Nessuno può sperimentare il valore della vita senza volti concreti da amare. Qui sta il segreto dell’autentica esistenza umana, perché la vita sussiste dove c’è legame, comunione, cura, fratellanza, benedizione”
 -   Alla luce dei cambiamenti, possiamo chiederci, sono io custode dell’altro? Sono una benedizione per le persone che incontro?
Concludiamo questa riflessione proclamando la bellissima benedizione che Mosè consegnò ad Aronne: “Ti benedica il Signore e ti custodisca, Faccia risplendere il suo volto per te e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”.  Amen.  Auguri