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Venerdì, 20 Settembre 2019 10:24

Ieri ed oggi… 50 anni di fedeltà ASC in Tanzania

La regione Tanzania celebra i 50 anni di presenza nel paese.

Una richiesta di aiuto da parte dell’allora vescovo di Dodoma, l’italiano mons. Anthony Jeremiah Pesce C.P., aveva portato i Missionari del Preziosissimo Sangue in Tanzania; due anni dopo anche le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo hanno risposto al “grido del Sangue” che le chiamava a servire i più poveri in terra tanzaniana.
foto 1 missionari
Era il 22 novembre del 1969 quando suor Romana Sacchetti, suor Delfina Gnerre, suor Nicolina Scattaglia e suor Angelina Palmigiani giunsero a Manyoni, nel cuore della Tanzania.

Il viaggio probabilmente non sarà stato il più confortevole: le nostre consorelle viaggiarono ben un mese a bordo della nave partita dal porto Brindisi con direzione Mombasa (Kenya) per raggiungere poi la Tanzania.
foto 2 ASC

La missione aveva come scopo principale e primario annunciare “ai poveri la lieta notizia della salvezza”, prendendosi cura dei malati, tanto gli adulti quanto i bambini, educando le donne in particolare al valore della vita. Importante fu il lavoro sul piano igienico e nutrizionale, per abbattere il numero di malattie, anche “banali”, che spesso erano causa di morte.
foto 3 ospedalifoto 3 scuolaSebbene la “base” delle Adoratrici fosse Manyoni, le suore servivano la popolazione anche nei villaggi e nelle zone più rurali, raggiungendo questi luoghi spesso con mezzi di fortuna. La presenza delle consorelle nei luoghi più lontani permise ben presto di iniziare ad annunciare quell’Amore “adorante e redentivo” che le aveva spinte a solcare l’oceano. Certamente non si trattava di una catechesi “organizzata” ma piuttosto di piantare piccoli “semi” che un giorno avrebbero portato frutto.
Le prime missionarie affrontarono con coraggio i tanti disagi a cui non erano abituate, ma misero a disposizione le loro giovani energie e si consumarono donandosi totalmente, ricevendo in cambio tanta gioia.
Probabilmente i “racconti” di missione che raramente giungevano in Italia erano così ispiranti che ben presto altre Adoratrici raggiunsero il “paese dalla terra rossa”, in gruppi e moment diversi, per unirsi alla missione di evangelizzazione nei vari ministeri.
foto 4 collage fotoLo stile di vita, il carisma e la gioia delle Sorelle non coinvolsero però solamente le italiane “lontane”, ma ben presto tante ragazze tanzaniane iniziarono a chiedere di poter condividere questa spiritualità e questo servizio, così nel 1982 le suore accolsero le prime tre giovani che professarono nel 1990 i Primi Voti e la loro fedeltà al Signore tra le Adoratrici del Sangue di Cristo.
Oggi il seme che tanti anni prima, le missionarie italiane, avevano piantato ha portato frutto e abbondantemente.
foto 5 suore ASC tanzania
Il cammino è stato lungo ed impegnativo, le suore tanzaniane sono state accompagnate dall’amorosa cura delle “sorelle maggiori” italiane per ben 25 anni, fino al 1994 quando il numero delle Consorelle e la loro formazione hanno permesso di erigere la Fondazione tanzaniana, che nel 2011 è diventata Regione.
Le Adoratrici del Sangue di Cristo della Tanzania sono oggi una realtà consolidata ed autonoma. La Regione tanzaniana conta ben 72 Adoratrici di Voti Perpetui, 15 di Voti Temporanei, distribuite in 12 comunità di cui una in Italia (a Cesena) ed una in Mozambico e numerose vocazioni, .
Le consorelle sono ormai impegnate nel campo dell’educazione con scuole primarie e secondarie, nella catechesi nelle parrocchie e nella cura dei malati nei dispensari, negli ospedali con una particolare attenzione verso i bambini orfani malati di AIDS, con un programma di terapia e profilassi esteso oggi anche alle mamme e alle famiglie, presso il “Villaggio della Speranza”, in Dodoma.
Salendo su quella nave, probabilmente, le Consorelle non immaginavano minimamente quello che oggi, grazie a Dio, noi possiamo contemplare: quel farsi dono, senza misura, al “caro prossimo” continua ad essere un albero fecondo dovunque venga piantato.
In questo giorno di festa rendiamo grazie a Dio, per questi 50 anni di storia, servizio e donazione e per il futuro che Dio ci riserva.