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Venerdì, 24 Maggio 2019 10:40

Ricordando Santa Maria De Mattias - 18 Maggio 2019

18 Maggio 2019 - 16° Anniversario della Canonizzazione di Santa Maria De Mattias 
Parole di ringraziamento della Superiora Generale dopo la Celebrazione Eucaristica 


foto 1 MDM

In questo giorno in cui celebriamo il 16° anno di canonizzazione di Santa Maria De Mattias, siamo particolarmente grate al Signore che, quel piccolo seme gettato nel cuore di Maria di Vallecorsa è diventato un grande albero che estende i suoi rami in ben 29 paesi del mondo. Ricordiamo quest’anno il 185° anniversario di Fondazione dell’Istituto: il carisma vive e passa di generazione in generazione attraverso l’impegno e il compromesso di donne appassionate e infiammate dal Fuoco del Sangue… come lo fu Santa Maria De Mattias.
Due profezie furono fatte a Maria De Mattias da don Giovanni Merlini, suo direttore spirituale, ed entrambe si sono compiute:
Nel discorso funebre che don Giovanni scrisse per la morte di Maria De Mattias, egli affermò: “Ella vive e vivrà nei fausti della Chiesa”… “Ella vive e vivrà in eterno perché Iddio la volle tutta per sé e perché ella volle essere tutta Dio” …
Il 18 maggio 2003 eravamo in tanti ad esultare nella Piazza San Pietro gremita di fedeli quando San Giovanni Paolo II proclamò Maria De Mattias, santa. Tanti cappelli rossi: Tu vali il Sangue di Cristo hanno esultato per questo dono tanto atteso.
Santa Maria De Mattias è stata riconosciuta Santa dalla Chiesa e il suo esempio eroico di virtù la pone come modello di perfezione per tutti i cristiani e tutti coloro che cercano Dio.
La seconda profezia pronunciata da Don Giovanni la ritroviamo in alcune lettere di esortazione e di incoraggiamento a Maria De Mattias nell’atto dello scrivere la Regola del nascente istituto: “Estenda il suo sguardo più che può”… “non si fermi a pensare l’Istituto così come lo vede in questo momento…” Don Giovanni che incoraggiava Maria a pensare al nascente istituto non soltanto nei confini limitati della Ciociaria, ma pensando ad una dimensione mondiale piano piano avrebbe raggiunto. Egli predisse l’estensione del nascente Istituto in ogni angolo della terra.
In questo 185° di fondazione dell’Istituto, celebrare questa memoria così dolce è una gioia veramente grande e soprattutto a conclusione di questo seminario che vede la partecipazione di ogni realtà della Congregazione.
Siamo una Congregazione che desidera crescere come realtà globale, come unico corpo, abbracciando la trasformazione come scelta per riqualificare la missione rendendo la presenza significativa per questo mondo frammentato e diviso.
Leggendo il Vangelo di questa V domenica del Tempo di Pasqua, mi sono sentita incoraggiata a coniugare il verbo AMARE utilizzando 7 atteggiamenti che Santa Maria De Mattias ci consegna questa sera per tornare ad essere più umani.
1 - Rispetto: la parola rispetto significa etimologicamente “guardare bene”. Avere rispetto significa dire a qualcuno: Ti ho visto, il mio sguardo si è posato su di te. In un mondo dove permane l’invisibilità, l’indifferenza, la missione di Maria De Mattias è stata quella di farsi voce di coloro che non avevano dignità, rispetto… voce di coloro che erano invisibili alla società del loro tempo. Siamo anche noi incoraggiate a riconoscere il Signore nelle persone che incontriamo guardando bene, con uno sguardo benevolo e delicato.
2 - Responsabilità: il mondo che desideriamo e le relazioni che sogniamo non si costruiscono per magia o solo in virtù del nostro desiderio: tocca a ciascuna di noi rimboccarsi le maniche e iniziare a costruire il nostro sogno, con fatica e sudore. La responsabilità ci invita a sporcarci le mani per rendere concreto l’amore e per vivere in maniera sempre più autentica la vita. Maria De Mattias si è compromessa responsabilmente, pronta a pagare di persona.
3 - Passione: Con la sua vita riuscita Maria De Mattias ci ricorda che dobbiamo nutrire le nostre passioni, sentire nel nostro cuore e nelle nostre mani la pienezza della vita che si traduce in scelte evangeliche. Dio desidera da noi che la vita che si prepari, il cuore sia gonfio di possibilità, di slancio, di attesa e di amore verso il mondo e soprattutto verso il regno di Dio.
4 - Pazienza: La pazienza agisce sul tempo, crea uno spazio diverso, staccato da quello abituale, ci rende capace di attesa, di sospensione. È saper stare in attesa. Più l’amore è concreto e profondo, più sono capace di attendere: come il lievito che fa crescere la farina o il seme che diventerà albero, così la pazienza rende qualitativamente significativo l’impegno e l’attesa.
C’è bisogno di un grande amore per essere pazienti: la vita cresce lentamente, spesso è nascosta, vuole fiducia al buio e domanda calore. Così Maria De Mattias ci esorta a saper portare il peso dell’attesa, accogliendo la sfida della sospensione, della pazienza, dello stare dentro le situazioni senza necessariamente comprenderle.
5 - Compassione: c’è un mondo indifferente, frettoloso, come se ognuno di noi non volesse sporcarsi le mani, ma soprattutto gli occhi. C’è uno sguardo abitato dalla tenerezza, che si commuove quando incontra la fragilità, il dolore, una pena.
La compassione ci fa allargare la nostra tenda interiore, ci rende degni di chiamarci umani… ci spinge a sanguinare con le ferite dell’altro. Maria De Mattias ha vissuto patendo con i poveri del suo tempo, facendo sue le loro ferite… ci incoraggia a fare lo stesso.
6 - Ascolto: dobbiamo reimparare ad ascoltare, riappropriarci di questo senso e andare oltre, in profondità per incontrare realmente noi stesse, l’altro, Dio. Che l’ascolto diventi il nostro habitus.
7 - Gentilezza: la gentilezza, infine è l’ultima parola che MDM ci consegna. Essa è impastata di leggerezza e di soavità. La sua presenza rende leggera la vita ferita dalla noncuranza e dall’indifferenza. Si tratta di scrollarci di dosso, come direbbe Papa Francesco, il peso dell’egoismo e pensare al nostro significato nell’essere nel mondo.
È l’Infinito che Maria De Mattias si portava dentro e che, ciascuna di noi custodisce nel cuore, è quella scintilla di Dio presente in ognuna che urla, da sotto le macerie, per essere portata alla luce come un tesoro, come una perla trovata dopo un naufragio.
Ringrazio don Francesco Paglia, la Corale di San Michele Arcangelo di Vallecorsa e tutte voi sorelle che avete partecipato a questa eucaristia. Sentiamoci unite ma tutte le ASC sparse nel mondo e chiediamo di tornare ad essere umane… capaci di reale e concreta prossimità.
MDM, discepola missionaria, donna mistica ha vissuto queste sette parole… le ha fatte scelte di vita… rendendo credibile la sua testimonianza e portando al mondo il cuore di Gesù. …
La Tua santità, Maria de Mattias, ci contagi e sia ispiratrice di quel rinnovamento interiore di cui tutte abbiamo bisogno per essere nel mondo presenza profetica di riconciliazione e di pace… per tornare ad essere più umani, capaci di prossimità e di vero incontro con l’umanità.
La Tua santità che oggi celebriamo, ci consegna l’esperienza di Gesù Cristo, l’unica capace di sconvolgere e rinnovare la vita. Intercedi per noi e impetrare questa grazia.

foto 2 MDM
Sr. Nadia Coppa, ASC
Roma, 18 maggio 2019