Stampa questa pagina
Lunedì, 01 Luglio 2019 07:55

Solennità del Preziosissimo Sangue


«Nel Sangue troviamo la fonte della misericordia; nel Sangue il fuoco; nel Sangue la pietà; nel Sangue le cose amare diventano dolci; e i grandi pesi leggeri. Rallegratevi nel Sangue, bagnatevi nel Sangue. Crescete e fortificatevi nel Sangue, vestitevi del Sangue, inebriatevi del Sangue, saziatevi nel Sangue».

Santa Caterina da Siena



Prot. n.86/2019
Oggetto: Solennità del Preziosissimo Sangue

Sorelle carissime,
la letizia e la pace del Signore siano con ciascuna di voi!
Un saluto speciale in questo giorno solenne in cui celebriamo l’Amore di Dio riversato nei nostri cuori attraverso il dono del Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza.
Ogni anno questa solennità si propone a noi non soltanto come memoria da celebrare, ma come mistero da accogliere e vivere per una esistenza profondamente trasformata.
“Tesoro preziosissimo, incomparabile sono le stille del Sangue di Cristo” diceva San Bonaventura, perché costo dell’Amore di Dio per ogni vita. Da questo Sangue, versato incondizionatamente, goccia a goccia, possiamo imparare fino a che punto può spingersi l’Amore. Fissando il costato aperto di Gesù possiamo attingere il Fuoco, Spirito e Sangue trasformante, per essere dono per gli altri nella vita quotidiana.
Ognuna di noi si senta invitata a contemplare, con cuore aperto e sguardo vigile e profondo, il Sangue di Gesù, che penetra silenziosamente gli eventi della nostra storia personale e comunitaria, passando attraverso ogni ferita, come fiume di Grazia e Misericordia che sana e purifica inondando di pace e tenerezza. Come umanità rinnovata, siamo chiamate ad abbeverarci a questa Fonte inesauribile per dissetare, a nostra volta, ogni persona che incontriamo. Desideriamo condividere una breve riflessione e suggerire tre piccoli passi possibili:

♥ Curare la vita interiore - Siamo chiamate a curare una forte interiorità, radicata in Cristo, via nuova e vivente, per entrare nel mistero di Dio traendo nutrimento dallo Spirito che vive in noi trasformando la nostra umanità e spingendoci ad una donazione senza limiti. Sentiamoci incoraggiate ad abitare lo spazio sacro del nostro cuore attraverso l’ascolto attento e prolungato della Parola di Dio e bevendo al Calice del Sangue di Gesù per tradurre la Sua novità nelle scelte concrete di ogni giorno e in uno stile di vita che sia tutto amore e carità. Lasciamo che il Fuoco dello Spirito unifichi la nostra persona intorno alla Parola del Sangue affinché faccia casa in noi e diventi Luce che motiva ogni scelta e sostiene tutte le trasformazioni e le sfide che la vita comporta.
Chiedo a me stessa: in che modo la Parola del Sangue sta trasformando la mia vita?

♥ Essere in alleanza - Contemplando il Sangue della Nuova ed Eterna Alleanza siamo incoraggiate a tessere relazioni che sappiano generare una umanità nuova, riconciliata e riconciliante, più solidale e aperta all’inclusività. Sentiamoci chiamate a recuperare il desiderio profondo dell’accoglienza che ci spinga oltre ogni confine e dell’ospitalità che ci incoraggia ad integrare le differenze e valorizzare l’unicità di ognuno. Il Sangue di Gesù ci chiama a farci vicine alle situazioni per sostenere, curare, incoraggiare e promuovere la cultura della vita.
Chiedo a me stessa: Come il Sangue di Cristo sta favorendo le mie relazioni?

♥ Testimoniare l’amore fino alle sue estreme conseguenze - Il Sangue di Cristo chiama ciascuna di noi ad essere segno visibile di una comunità nella Chiesa pronta a pagare il prezzo alto dell’amore. L’intima unione con lo Sposo Crocifisso deve motivarci a vivere con prontezza la radicalità del Vangelo e la compassione e per il caro prossimo ci deve spingere a testimoniare il Vangelo con uno stile di vita nuovo, che si pone contro la cultura di questo tempo e le scelte che le politiche economiche e sociali ci stanno imponendo in ogni angolo del mondo. Sentiamoci invitate fortemente a comprometterci fino in fondo spingendoci alle periferie esistenziali del mondo, della Chiesa e della nostra Congregazione per dare ragione della speranza che è in noi. Scegliamo di allenarci, giorno dopo giorno, a saper perdere, lasciando andare ogni egoismo e chiusura per essere dono smisurato non temendo il rischio delle scelte che la fede ci chiede per essere seminatrici profetiche di speranza.
Chiedo a me stessa e condivido in comunità: In che modo sperimento la forza del Sangue di Cristo nella mia missione?

Come Adoratrici del Sangue di Cristo vogliamo essere nella Chiesa donne illuminate dalla Parola e rivestiti della forza del Sangue, per collaborare con Cristo alla trasformazione del mondo. Ispirate e sostenute dall’esempio di Santa Maria De Mattias vogliamo, anche noi, testimoniare e vivere l’amore, la tenerezza e la compassione rinnovata che il Sangue di Cristo rigenera.

La linfa vitale scaturita dal Cuore ferito del Figlio di Dio alimenti la nostra vita, accresca in noi la brama e il desiderio che spinge oltre noi stesse.

Auguri ancora di vero cuore! Il Sangue di Cristo estingua ogni nostra sete più profonda.
Vi chiediamo di estendere i nostri auguri per questa solennità ai collaboratori e corresponsabili, ai laici associati e a tutti coloro che si impegnano con passione interiore a seguire le orme dell’Agnello.
Ogni benedizione nel Signore, unite nella comunione all’unico Calice,
vi salutiamo con affetto

Sr. Nadia Coppa, ASC
Superiora Generale
e collaboratrici


Breve storia solennità

La Solennità del Preziosissimo Sangue, una festa legata a una reliquia donata dai Principi Savelli alla Chiesa di San Nicola in Carcere nel 1708. Tale reliquia era un lembo del mantello del Centurione, che trafisse Gesù con la lancia, bagnato dal sangue ed acqua uscito dal costato di Gesù.
Da quell’anno, nella prima domenica di giugno si celebrava la festa del Preziosissimo Sangue di Gesù.
Nel 1808, per il primo centenario di tale donazione, Don Francesco Albertini  fondò la Pia Associazione del Prez.mo Sangue e chiamò Don Gaspare a tenere un discorso di inaugurazione. Nel 1815 tale Associazione divenne Arciconfraternita e Don Gaspare ne fu il grande promotore.
Maria De Mattias, rimasta profondamente colpita dalla sua predicazione a Vallecorsa, maturò l’idea di fondare una Congregazione sotto il titolo del Prez.mo Sangue.
Nel 1849 il papa Pio IX, in esilio a Gaeta, ebbe la visita di Don Giovanni Merlini che gli predisse il suo ritorno a Roma se avesse esteso la festa del Preziosissimo Sangue a tutta la Chiesa. Il Papa rispose: Non faccio voto ma promessa e, tornato a Roma, estese la festa a tutta la Chiesa nel 1849.
Pio X nel 1914 fissò la data liturgica della Festa al 1° luglio e Pio XI nel 1934, in occasione del Giubileo della Redenzione, la innalzò a solennità.
Con la riforma del calendario Paolo VI unì la unì alla festa del Corpus Domini ma la nostre Congregazioni la celebrano il 1° luglio come solennità.